La sclerosi laterale amiotrofica (SLA) è una malattia che colpisce i neuroni del cervello e del midollo spinale deputati al movimento.
La malattia esordisce, in genere, al di sopra dei 40 anni.
Colpisce più gli uomini che le donne. Si evidenzia una familiarità solo sporadicamente, in quanto, normalmente, la malattia non ha una causa genetica evidenziabile.
La SLA inizialmente causa lievi problemi, che spesso vengono sottovalutati. Si possono avere difficoltà nel camminare o nel correre, lievi disturbi nell’articolazione del linguaggio e iniziali problemi nello scrivere. Vengono avvertiti delle brevi contrazioni involontarie dei muscoli, le fascicolazioni.
Secondariamente la perdita di forza può impedire il movimento. Se vengono colpiti i muscoli respiratori si fa fatica a respirare. L’interessamento dei muscoli della deglutizione rende difficile l’alimentazione e si rischiano interessamenti dell’apparato respiratorio da ingestione (polmonite ab ingestis).
La diagnosi della SLA è fondamentalmente clinica, e viene supportata dalla rilevazione di fenomeni patologici all’elettromiografia.
Al momento non ci sono cure, ma alcune medicine possono alleviare i sintomi e prolungare la sopravvivenza. Questa è estremamente variabile da persona a persona. Si può andare da pochi mesi a vari anni.