Una frequente causa di richiesta per il neurologo è l’elettromiografia al piede per il cosiddetto piede cadente.
In sé, il piede cadente non è una malattia vera e propria. E’ piuttosto una sintomatologia che può dipendere da diverse condizioni patologiche sottostanti. Il paziente sente di camminare male, strisciando la punta del piede sul terreno. Si rende conto di non riuscire a dorsiflettere (tirare su) il piede e/o le dita. Al tempo stesso avverte un deficit di sensibilità sul dorso del piede e sulla regione tibiale anteriore.
Le cause più comuni di tale sintomatologia sono, in ordine di frequenza, la neuropatia del nervo peroneo alla testa del perone (è l’osso che, accavallando una gamba, poggia sull’altro ginocchio), le radicolopatie L5 e, più raramente, le lesioni del nervo sciatico o del plesso lombosacrale.
Diagnosi del piede cadente con l'Elettromiografia
La diagnosi del piede cadente si basa sull’anamnesi del paziente, sull’esame fisico e, fondamentalmente, su esami strumentali come l’elettromiografia al piede.
Quest’ultima gioca un ruolo cruciale nella diagnosi, in quanto permette di valutare l’attività elettrica dei muscoli e dei nervi coinvolti.
Tramite l’elettromiografia del piede, è possibile identificare con precisione se la causa del piede cadente è di origine neurologica o muscolare, informazione vitale per definire il corso del trattamento più adeguato.
Si può guarire dal piede cadente?
Le possibilità di guarire dalla sindrome del piede cadente dipendono in realtà dalla causa sottostante la sintomatologia, dalla tempestività della diagnosi e dal trattamento.
Abbiamo detto, infatti, che il piede cadente non è una patologia in sé. Se la sintomatologia viene studiata attentamente e la causa sottostante può essere risolta o gestita efficacemente, è possibile ottenere un significativo miglioramento funzionale o addirittura la completa guarigione.
La riabilitazione gioca un ruolo fondamentale nel processo di recupero, e molti pazienti sperimentano un miglioramento della forza e della funzionalità della gamba e del piede con il tempo.
Ma anche nei casi in cui la guarigione completa non è possibile, le strategie di trattamento disponibili possono migliorare notevolmente la qualità di vita dei pazienti.
Trattamento della sindrome del piede cadente
A seconda della causa sintomatologia, esistono diverse opzioni terapeutiche che, se personalizzate in base al caso specifico, possono offrire significative possibilità di miglioramento o completa guarigione.
Riabilitazione Fisioterapica: la fisioterapia rappresenta spesso il primo passo nel trattamento del piede cadente.
Gli esercizi mirati possono aiutare a rinforzare i muscoli del piede e della gamba, migliorando la mobilità e la funzione.
La fisioterapia può anche includere l’uso di stimolazione elettrica dei nervi per aiutare a migliorare la forza muscolare e la coordinazione.
Ausili Ortopedici: Gli ortesi, come i tutori per il piede, possono essere utilizzati per supportare il piede e aiutare nella deambulazione.
Questi dispositivi possono migliorare significativamente la qualità della camminata e aiutare a prevenire lesioni dovute alla caduta del piede.
Trattamenti Medici e Chirurgici: nei casi in cui la sindrome sia causata da una compressione nervosa o da altre condizioni trattabili, possono essere prescritti trattamenti medici specifici o considerate opzioni chirurgiche per alleviare la compressione o riparare il nervo danneggiato.
La chirurgia può offrire buone possibilità di recupero, soprattutto se la causa della sindrome può essere completamente risolta.
Affida la tua salute a uno specialista esperto
Il Dott. Di Scipio Esegue Elettromiografie (anche le più complesse), Elettroneurografie, Potenziali Evocati Motori e Somatosensoriali
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